Il design anni ‘70 non smette ancora di stupirci per la sua carica di innovazione e originalità! Ecco alcune idee per portare un pò di quella magica atmosfera nella nostra casa…
Gli anni ‘70 sono stati una vera rivoluzione per il mondo del design e per il mondo culturale in generale. La voglia di sorprendere e di scioccare l’osservatore si respira in ogni ambiente: dall’arte, alla letteratura, all’architettura.
Questi sono gli anni d’oro del design italiano, che riconosce la sua portata internazionale grazie alla mostra “Italy: il nuovo paesaggio domestico”, tenutasi a New York nel 1972.
Possiamo proprio dire che negli anni ‘70 l’ambiente domestico cambia radicalmente in moltissimi aspetti. Nelle case vengono introdotti gli elettrodomestici che cambiano il volto della cucina e del bagno, in sala viene inserita una televisione e cambia tutta la disposizione di divani e poltrone. Le esigenze delle persone cambiano velocemente, come il mondo che gli circonda…e il design è prontissimo a rispondere a questi cambiamenti.
Ma quali sono le icone di design di questi anni che sono riuscite a interpretare lo spirito e la vivacità dell’epoca?
Senza dubbio dobbiamo citare la poltrona Proust di Alessandro Mendini, disegnata per Cappellini nel 1978. La poltrona, ispirata al celebre scrittore francese, è un simbolo indiscusso del design postmoderno, che combina una linea classica con la vivacità dei colori e l’innovazione tipica di questo decennio.
Omaggio alla creatività del design anni ‘70 è certamente la poltrona Wink di Cassina, disegnata da Toshiyuki Kita. Una poltrona chaise longue versatile, a metà fra il sedile ergonomico di automobile – mezzo che inizia a diffondersi capillarmente proprio in questo decennio -, regolabile con una manopola, e la sagoma ironica di Topolino.
Una poltrona scherzosa e irriverente, che contrasta con la noia visiva e l’usura del tempo.
Oltre alla sua forma molto particolare, Wink ha anche il privilegio di essere una poltrona molto eclettica, grazie alla sua potenzialità di cambiare forma a seconda delle esigenze di seduta. Da poltrona da lettura a chaise-longue, la poltrona Wink incarna perfettamente lo spirito e la volontà di cambiamento di questi anni.
Altro elemento caratterizzante di questi anni è l’uso forte ed espressivo della linea. Un esempio lampante ne è il tavolo Quaderna di Zanotta, disegnato da Superstudio nel 1970.
Quaderna è un tavolino con stampato in serigrafia un disegno continuo di quadretti da 3 cm.
Il forte senso geometrico, la linea precisa e continua rendono questo prodotto un vero abbinamento ad hoc con lo stile anni ‘70, dalla moda all’architettura.
Infine, ultimo elemento che non può essere ignorato è la luce.
L’uso intensivo della luce, in tutte le sue forme e colori, caratterizza gli interni anni ‘70, portando soluzioni innovative e originali.
Due lampade che esprimono con eleganza e semplicità la filosofia anni ‘70 sono la lamapda Colombo di Oluce e la lampada Tizio di Artemide.
Entrambe queste illuminazioni sono caratterizzate da una linea precisa e formale, che occupa lo spazio in maniera discreta ma decisa.
Colombo viene disegnata nel 1970 da Joe Colombo ed è una delle prime lampade alogene per ambiente domestico. Colombo risponde alle esigenze di pulizia delle forme e funzionalismo tecnologico che accompagnano il pensiero ed il disegno di gran parte dell’arredamento anni ‘70.
Tizio viene invece disegnata nel 1972 da Richard Sapper e si presenta come un sistema di testa e bracci orientabili, bilanciati da contrappesi. Questa lampada da tavolo di Artemide non solo è un’icona incontrastata degli anni ‘70, ma è diventata la scrivania da ufficio per antonomasia.
Semplice, lineare e allo stesso tempo complessa e ricercata: racchiude tutto lo spirito del design anni ‘70!