Gli oggetti in legno sono un classico da sempre nelle nostre case, scoprite come Dome ripropone l’arredamento in legno in chiave moderna e con un design innovativo
La nostra riflessione sul legno inizia dalla mostra in esposizione a Villa Necchi Manualmente (in esposizione fino al 7 gennaio 2018). Manualmente è una rassegna dedicata all’artigianato italiano e straniero, in questa versione tutta dedicata all’arredamento in legno.
La mostra spazia proponendo oggetti dal XVII secolo fino al tardo 900, includendo oggetti fatti dai più grandi designer del secolo scorso. Oltre 200 modellini di legno sono proposti all’interno della villa del Portaluppi, trovando una naturale collocazione accostati a pregiati mobili di legno che da sempre arredano l’interno della villa milanese. Questi modellini, usati fino a inizio novecento per far vedere al cliente come sarebbe stato il prodotto da loro richiesto, stupiscono per la fine artigianalità e per l’estrema attenzione al dettaglio. La mostra ci aiuta anche a riflettere sull’uso del “modello”, utilizzato dai designer prima dell’arrivo dell’industrial design. Questo procedimento ha visto per secoli designer e artigiani lavorare a stretto contatto tra loro. La mostra fa risaltare alcune grandi personalità del 900, artisti, milanesi e non solo, che hanno dedicato la loro vita alla lavorazione del legno. Un esempio è il grande ebanista Pierluigi Ghianda, a cui è dedicato l’intero sottotetto, nel quale – grazie ai materiali donati dai familiari – è stato ricostruito il suo studio di lavoro. All’interno di questo ambiente troviamo alcuni oggetti che hanno segnato la collaborazione di Ghianda con alcuni dei designer più famosi del 900: Gianfranco Frattini, Gae Aulenti e Cini Boeri sono solo alcuni delle grandi collaborazioni avviate tra il grande ebanista e le altre personalità leader del design novecentesco. In particolare troviamo dei disegni per appendiabiti in legno ritraibili fatti da Gae Aulenti, di cui troviamo anche un leggio realizzato per il Musée d’Orsay. Di Cini Boeri, altra grande designer del legno (pensiamo ad esempio ai divani che fece per Arflex con struttura in legno, come ad esempio il divano Strips), troviamo un piccolo modello del suo progetto “Libreria girevole da tavolo”. Un modello realizzato dalla stessa designer che nella sua miniatura rende comunque ben visibile la grazie e l’eleganza dell’oggetto, conservato per questo nella collezione Ghianda.
Altri grandi design come Marco Zanuso – uno delle menti fondatori del brand Arflex insieme a Carlo Barassi,Renato Teani, Pio Reggiani e Aldo Bai – sono presenti in questa esposizione del legno. Marco Zanuso lo troviamo rappresentato come esponente dell’industrial design, ben 9 suoi modelli in legno di macchina per cucire sono esposti nella stireria della villa. Queste macchine, progettate per l’industria Necchi tra il 1961 e il 1973, furono solo una delle importante collaborazioni industriali che impegnarono Zanuso. Anche grazie alla ricerca prodotta dai designer insieme alle aziende, si realizzarono in quel decennio prodotti sempre più ottimizzati che a poco a poco migliorarono la vita di tutti gli italiani durante il secondo dopoguerra. E anche in questa delicata fase il legno ha avuto un’importanza primaria nella realizzazione di questi prodotti.
Il legno spesso viene considerato inferiore rispetto ad altri materiali d’arredo più ricercati; ma, come ci ricorda Pierluigi Ghianda che al legno ha dedicato tutta la sua carriera: “qualsiasi materiale se ben lavorato diventa prezioso”. Il legno, nella sua semplicità, è un materiale capace di trasmettere emozioni e soprattutto, essendo un materiale naturale, rende unico ogni oggetto che crea.
Dome Milano Interior propone alcuni oggetti in legno che creano un arredamento moderno e innovativo, riutilizzando il materiale più primordiale che esista e proponendolo in una versione moderna e di grande eleganza.
Eccone alcuni esempi:
- Il tavolo Bond, disegnato da Rachele Pellegatta disponibile in varie tipologie di legno: rovere, noce e acero. Bond si presenta come un ampio tavolo che può accogliere gli utilizzi più diversificati: pranzi o cene in compagnia o anche riunioni di lavoro.
- Il tavolino Ceppo, disegnato per Dome da Rachele Pellegatta. Questo tavolini, che già dal nome richiama il suo materiale principale, si presenta come un’originale composizione di tronchi di legno, composti da rovere naturale impiallacciato. Sia le dimensioni che il rivestimento sono personalizzabili, per rendere questo oggetto di legno, estremamente versatile, adatto ad ogni ambiente.
- L’arredamento in legno proposto da Dome continua con l’esposizione della madia Mikado, realizzata da Porro. Questo raffinato oggetto d’arredo, composto in frassino olivato, si presenta come un contenitore dall’aspetto orientaleggiante e fuori dal comune. Ideale per tutti gli amanti del legno!